Collaboro con una pubblicazione online dedicata ai neo-operatori del turismo, che pongono nel blog domande semplici e sensate sulla possibilità di trovare sbocchi professionali all’interno di quello che altri chiamano: Sharing Economy, Locazione Turistica, locazione breve, Casa Vacanze imprenditoriale… ed io per maggiore chiarezza sull’oggetto del contendere ho battezzato AIRBNBmodel.
Un amico giornalista responsabile del blog, consulente regionale nel campo della legislazione turistica ed esperto a 360° del settore, alla domanda: “voglio promuovere più appartamenti di amici sui portali di prenotazione breve come AIRBNB, che figura legale mi devo dare?” risponde sempre: “dovete diventare agenzia viaggi!” Snocciolando quindi tutte le leggi nazionali e locali a riguardo ed i passi necessari. Quando l’utente del blog fa osservare che trattandosi solo ed unicamente di locazione breve di appartamenti forse l’agenzia viaggi con tutte le complicazioni e gli adempimenti che comporta è una forma societaria eccessiva, l’esperto gli risponde che l’alternativa è l’agenzia di intermediazione immobiliare. L’utente del blog ringrazia dicendo che provvederà certamente in questo senso, ma a volte mi sovviene se le lettere siano autentiche, perché subito dopo altri utenti si offrono di vendere al coraggioso neo-imprenditore per dieci venti trentamila euro la loro propria agenzia viaggi bell’è pronta.
Nel lavoro che svolgo come presidente di una Associazione che si occupa proprio di accompagnare tutti verso questo benedetto modello AIRBNB, dal pensionato analfabeta alla modella trendy newyorkese che vuole investire a Milano, scopro che nessuna, e sottolineo nessuna, delle cosiddette “agenzie” che operano nel Property Management (si chiama così la gestione appartamenti conto terzi) segue la normativa indicata dall’esperto di turno ed addirittura non ce ne sono due con il medesimo “oggetto sociale” ed il medesimo modello fiscale/ societario.
Quindi vado in questura agli uffici Alloggiati di Milano, Roma, Napoli e scopro ovviamente che le agenzie che a loro risultano sono pochissime. Non credo però che siamo di fronte all’abusivismo, come subito i soliti B&B tuoneranno, ma semplicemente siamo di fronte al… caos! Forse il Grande Caos Globale di cui parlano Pino Alrlacchi (Il Saggiatore, 2009) o Giancarlo Festa (“i fili dei Pensieri cattivi, Aletti editore 2016), oppure semplicemente come insegnano all’università di Fisica e di storia: “gli insiemi più articolati e complessi lasciati a sé stessi tendono al massimo livello possibile di Entropia (confusione) da cui alla nascita dei… buchi neri”.
Effettivamente questa affermazione appare verosimile per chi conosca bene ad esempio la realtà del mercato romano, e non è escluso che la situazione capitolina sia vicina alla nascita di un Buco Nero della Locazione Turistica che tutto inghiottirà nel suo interno. Riguardo poi la vicinanza al “punto di non ritorno” fa certamente riflettere che Federalberghi abbia creato al suo interno: “Federalberghi-EXTRA” dove quest’espressione sta per Extralberghiero, secondo la teoria Nichilista/ Trumpista per cui il tutto ed il suo contrario possono felicemente convivere purché accettino di pagare il fee annuale di adesione.